Degustazione di vino nel Casentino: Tenuta la Pineta
Ciao Amici Viaggiatori!
Quando scegliamo un luogo da visitare, cerchiamo anche di arricchirlo con qualcosa di particolare, originale e che ci piace, molto spesso per rendere quel viaggio non solo una visita a un luogo ma un posto che ci evoca ricordi ed emozioni felici.
Nel caso della visita nel Casentino, la nostra scelta è stata molto semplice, la Toscana ha due cose molto famose nel mondo, il buon cibo e l’ottimo vino.
Noi questa volta abbiamo preferito la seconda e abbiamo deciso di visitare un vigneto a conduzione familiare, lontano dalla parola “in serie” e molto vicino alla parola “originalità” e “unicità“, ma con la giusta fusione di tradizione e avanguardia.
Il Chianti
Tenuta la Pineta si trova nel cuore dei Colli Aretini, in quella Toscana che ha dato vita al Chianti, vino toscano per eccellenza e primo ambasciatore dell’Italia vinicola nel mondo.
Appena arrivati, abbiamo conosciuto Luca che da buon padrone di casa ci ha narrato la storia del vigneto raccontandoci che la vite è coltivata nella tenuta fin da tempi immemorabili. Il vigneto è stato tra i primi ad essere iscritto all’albo del Chianti DOCG.
La tenuta
La tenuta si estende su una superficie di 110 ettari, di cui 5 coltivati a vigneto, 1 a oliveto, 10 a seminativo e il resto boscoso.
La realizzazione di prodotti di qualità è alla base aziendale, infatti come ci ha spiegato Luca, anche se il vino, l’olio extravergine di oliva e il miele sono prodotti in quantità limitate, è grazie a questo che possono godere di tutte le loro cure e attenzioni per creare solo prodotti di un certo livello e per ottenere prodotti che sono tipica e genuina espressione del territorio toscano.
Le cantine e la degustazione
Dopo averci mostrato buona parte della tenuta, ci ha aperto le porte anche alle sue cantine spiegandoci le tecniche usate da loro per la realizzazione di vini eccellenti.
Durante la visita oltre alla tecnica ci ha mostrato un piccolo museo, allestito all’interno delle cantine, composto da quadri di artisti locali, da attrezzi antichi che servivano per vendemmiare o imbottigliare. Fino ad arrivare a delle sculture originali e moderne, che danno quel tocco chic a tutto l’ambiente che portano la fine della visita all’interno della sua eno-boutique creata con sapiente amore e cura nel dettaglio.
Ci ha fatto accomodare e ci ha iniziato non più a descrivere solo la teoria di come producono il vino, ma ci ha fatto degustare tutte le sue etichette. Dal vino bianco, al rosé fino ad arrivare al rosso e al passito con un accompagnamento di crostini e di pane leggerissimo bagnato nel loro olio eccellente. Al termine di una lunghissima chiacchierata non ci eravamo neanche resi conto che fossero le 11:30 di mattina e che avevamo già assaporato 5 o 6 bicchieri di vino da diverse gradazioni.
Arrivati al momento dei saluti, ci siamo guardati, Simone ed io, e non sapendo quale fosse stato il nostro vino preferito, ed essendo tutti speciali e buonissimi abbiamo deciso di prenderli tutti.
Speriamo vivamente che possiate prendere spunto da questa meravigliosa esperienza, noi in questo magico luogo ci abbiamo lasciato un pezzetto di cuore…
A Presto!