Diario di Viaggio: WEST COAST on the road – parte 2
Riprendiamo il viaggio on the road nella West Coast da dove ci eravamo interrotti..
Se te la sei pensa leggi anche la parte 1 del nostro viaggio on the road nella West Coast.
5º giorno – Visita del Gran Canyon
La sveglia è suonata presto per questo giorno speciale, oggi andiamo in un posto che a noi ha cambiato la vita, un posto che ci è rimasto dentro, che dalle foto non renderà mai davvero quello che ti fa provare, quel senso di impotenza davanti ad uno spettacolo della natura. Benvenuti alla giornata che rende omaggio al Gran Canyon National Park!!
La nostra visita parte dal South Rim, la zona del canyon con meno barriere architettoniche che fanno di questo percorso un susseguirsi di punti panoramici che ti lasciano senza fiato.
Il Grand Canyon è un’immensa gola creata dal fiume Colorado nell’Arizona settentrionale ed è uno dei primi parchi nazionali degli Stati Uniti d’America. L’area attorno al Grand Canyon divenne un monumento nazionale nel 1908 e venne dichiarata parco nazionale nel 1919. All’interno del parco si trova il Grand Canyon, una gola del fiume Colorado, considerata una delle meraviglie naturali del mondo. L’UNESCO poi ha deciso di inserirlo della lista dei patrimoni dell’umanità, e come dargli torto, lo stupore che vedevamo nei nostri occhi era immenso, solo scrivendo questo articolo ci torna la pelle d’oca.
Il Grand Canyon è un lungo taglio, molto profondo nella regione del Colorado Plateau che rende visibili strati del Proterozoico e del Paleozoico. All’ interno del parco c’è anche un piccolo museo dove è possibile vedere più da vicino tutte le diverse stratificazioni del terreno.
Ripercorrendo la strada che ci avrebbe riportato al punto di partenza, il Visitor center, ci siamo diretti verso un altro punto panoramico che meritava una nostra visita, il Desert view. Quindi riprendiamo la macchina e impostando il navigatore ci dirigiamo verso la parte est del parco.
Il Desert View Watchtower è un edificio in pietra alto 21 metri situato sul margine meridionale e la struttura di quattro piani è stata completata nel 1932.
Da qui ammiriamo forse il tramonto più bello della nostra vita!
Soddisfatti riprendiamo il cammino verso la prossima tappa: Kayenta.
Questa cittadina quasi nel nulla tagliata semplicemente da una strada e con un unico hotel, il Kayenta Monument Valley INN, è il luogo perfetto per avvicinarsi alla tappa della giornata successiva.
Un piccolo consiglio, i telefoni in quella zona non prendono quindi avvisate amici e parenti prima di arrivare perché potreste risentirli solo dopo parecchie ore essere usciti da quella zona. In più cosa molto importante ricordate che c’è un fuso orario di un’ora avanti, quindi attenti alle lancette degli orologi e a calcolare bene il tempo di arrivo.
Secondo voi cosa ci aspetterà il giorno dopo?!
6º giorno – Visita della Monument Valley e Antelope Canyon
La nostra sveglia suona alle 8:30 e super carichi come al solito diamo inizio ad un’altra avventura.
Quello che avremmo visto dopo non potrà mai competere con il Grand Canyon (almeno secondo noi) ma è sicuramente una meraviglia della natura che ci ha lasciato di stucco.
Oggi visiteremo la Monument Valley e l’Antelope Canyon, altri due posti da EFFETTO WOW.
La Monument Valley è un pianoro di origine fluviale collocato al confine tra Utah e Arizona caratterizzato da “testimoni di erosione”, ovvero guglie rocciose celebri in tutto il mondo come icona dei film Western.
La strada principale che conduce al luogo è la Highway 163, nella parte finale è altrettanto famosa anche lei, perché segue un percorso rettilineo in leggera discesa che dà al viaggiatore l’impressione di calarsi all’interno della valle, forse la ricorderete per il film Forrest Gump!
Il territorio è prevalentemente pianeggiante ad eccezione del fatto che la pianura è cosparsa da questi edifici naturali formati da roccia e sabbia che hanno la forma di torri dal colore rossastro.
Le guide sono formate unicamente dalle popolazioni di indiani navajo che hanno ereditato quelle terre; infatti nella Monument ci vive ancora oggi una tribù.
Quando vi parlavamo della scelta della macchina era proprio per questo motivo, attraversare questo posto con una macchina berlina non è proprio indicato in quanto il terreno è decisamente sconnesso.
Citazione dei Navajo:
“La nostra missione è proteggere, conservare e gestire parchi tribali, monumenti e aree ricreative per il godimento perpetuo e il beneficio della Nazione Navajo – i paesaggi spettacolari, i butteri, i canyon, l’aria pulita, la diversità delle piante e della fauna selvatica e le aree di bellezza e solitudine.”
Dopo aver finito la visita siamo ripartiti alla volta di un’altra meraviglia della natura: l’Antelope Canyon.
L’Antelope Canyon Navajo Tours si trova a 2 miglia est di Page sulla HWY 98, tra il miglio 299 e 300. Vedrete dei segnali autostradali di “Upper Antelope Canyon” mentre vi avvicinerete alla posizione.
I costi del tour devono essere pagati al momento del check-in e i tour Navajo dell’Antelope Canyon accettano la maggior parte delle carte di credito (NO Amex) e contanti. La tassa di Navajo Parks & Recreation è di $ 8 a persona e deve essere pagata in contanti. Questa tassa non viene trattenuta da Antelope Canyon Navajo Tours, ma è richiesta da Navajo Parks & Recreation per consentire a tutti i visitatori di accedere ai siti archeologici Navajo.
Un consiglio che possiamo darvi è di lasciare qualunque oggetto in macchina. L’arrivo effettivo al canyon è a bordo di una Jeep aperta e il driver non è propriamente tranquillo alla guida.
Una volta arrivati si andranno a formare dei gruppetti e assegnata una guida che vi mostrerà tutta la bellezza del canyon. Una volta all’interno vi verrà spiegata tutta la storia di come si è formata questa meraviglia, inoltre vi sarà dato anche qualche consiglio su come fare le foto più belle!
Ovviamente io non sono riuscita a fare delle foto decenti, talmente era l’emozione di stare lì che mi tremava la macchinetta fotografica, che infatti poi ho mollato a Simone…
Conclusa la visita, praticamente storditi da tutta quella meraviglia, fatta di roccia corrosa dal vento, appena vista ci siamo diretti verso la tappa successiva del nostro viaggio, un nuovo hotel che si trova a Page.
Noi in questo tipo di viaggio abbiamo alloggiato in alcuni motel per avere sempre la certezza del parcheggio inoltre era la scelta migliore per trovarsi vicino ai punti d’interesse. Page era perfetta, tranquilla, carina e ottima per spezzare il viaggio tra l’Antelope Canyon e il lungo viaggio che avremmo poi affrontato il giorno successivo.
Per cena la scelta è ricaduta su un ristorante messicano che ci ha subito colpito: il Fiesta Mexicana. La scelta si è rivelata vincente in quanto abbiamo mangiato dell’ottimo cibo e bevuto un po’ troppo ma il loro Margarita gigante era spettacolare.
7º giorno – il nostro arrivo a Las Vegas.
Quest’oggi ci aspetta una tappa molto lunga che da Page ci porterà direttamente a Las Vegas passando per le meraviglie dello Zion Park. Sicuramente un nostro rimpianto è stato l’impossibilità di dedicare a questo parco il tempo che meritava, ma questo sarà sicuramente un buon motivo per tornarci!
Dopo diverse ore alla guida circondati da un panorama fantastico e quasi surreale, eccoci arrivati a Las Vegas!
Arrivati nella città del peccato ci siamo diretti subito nel nostro hotel il “New York New York”, ovviamente come potevamo non scegliere questo hotel & casinò.
Dopo esserci sistemati abbiamo deciso di visitare la Strip andando a esplorare i più grandi Hotel & Casinò come il Bellagio, Caesar Palace e il Venetian. Per nostra fortuna proprio nel momento in cui siamo arrivati al Bellagio, le sue celebri fontane hanno iniziato a danzare, davvero uno spettacolo affascinante. Arrivati alla cena abbiamo deciso di andare da Hooters, una famosa catena americana, per assaggiare le loro famosissime alette di pollo con tantissime varianti.
Ci hanno chiesto ovviamente i documenti per servici gli alcolici, e si sono stupiti che io avessi più di 21 anni!
Prendendo solo un cocktail io e una birra Simone, siamo usciti da lì un po’ alticci ma felici e pronti a gustarci quella che è la Strip in notturna. Un milione di luci accecano la strada come se fosse giorno, è un’esperienza stupenda.
Dopo aver vissuto un po’ la città del peccato durante la sua notte decidiamo di andare a dormire per essere carichi all’indomani.
8º giorno – Visita di LV
Iniziamo la giornata con una super colazione fatta da Starbucks, il bar dell’hotel essendo al ‘New York New York’.
Da qui inizia la nostra lunghissima giornata per Las Vegas. Andiamo a prendere la macchina e subito ci dirigiamo verso l’outlet di Las Vegas per un po’ di sano shopping ma qui notiamo che si accesa la spia dell’olio sulla macchina.
“P A N I C O”
Cerchiamo subito un modo per contattare la Dollar, per avere maggiori informazioni, e ci dicono di andare da loro più tardi per il cambio macchina. Il momento di panico così svanisce velocemente e la mattinata si conclude fortunatamente con un semplice cambio macchina. Dall’ansia ci esplode una fame terribile e quindi via verso il pranzo che sarà al Mandala Bay dove avevamo prenotato un buffet, e che buffet!! Si spaziava dal cibo orientale al cibo occidentale, non avevamo mai mangiato così bene. La giornata si è svolta in modo molto naturale dove abbiamo passeggiato in quella specie di centro commerciale a ciel aperto chiamato Las Vegas, sembravamo esattamente due bambini e come niente ci siamo resi conto che si stava avvicinando l’ora di andare a cena. Quindi via di corsa in hotel per il cambio d’abiti, la sera avremmo cenato al Bellagio.
Vi ricordate che poco fa avevamo detto che al Mandala Bay avevamo mangiato divinamente, beh non sapevamo ancora che cosa ci aspettasse. Con Simone abbiamo fatto il bis di qualunque cosa era tutto estremamente buono, la carne era cosi succosa che solo al taglio ti veniva voglia di mangiarne ancora.
Mamma mia una cena così non ce la scorderemo mai.
Usciti super sazi dal ristorante ci siamo gustati lo spettacolo delle fontane anche di sera, dove le luci creano un’atmosfera ancora più magica. Super contenti ci dirigiamo verso il nostro hotel dove da lì a poco sarebbe successo qualcosa di molto divertente!
Arrivati in hotel ci siamo guardati e ci siamo detti che non potevamo andare via da Las Vegas senza nemmeno aver tentato la fortuna!
Immediatamente cambiamo 50$ a testa e decidiamo di andare a giocare! Io super euforica mi catapulto subito verso la roulette e il Blackjack, sono due giochi che adoro, ma che ovviamente è meglio non fare in maniera abituale.
Decidiamo di giocare subito alla roulette e di giocare separati, ognuno giocava i suoi numeri fortunati. Simone tempo 10 minuti perde tutti i 50$ e mi chiede a me altri 3$ per fare l’ultima partita. Io invece vinco 3 volte consecutive!! Morale io vinco 37$ mentre Simone ne perde 53$ nel giro di 15 minuti.
“La faccia di Simone è stata memorabile, era super demoralizzato”
A questo punto cambiamo gioco, e io con la mia vincita mi dirigo verso il Blackjack. Comincio a giocare e mi diverto un sacco, in quanto accanto a me ci sono le persone più strane: un signore distinto che punta da due postazioni un sacco di soldi perdendoli ogni volta, una ragazza che secondo me non sapeva neanche a che gioco stesse giocando e una signora che era lì da parecchi giorni, e poi c’ero io che non rispondevo neanche alle domande di Simone per paura di distrarmi.
La serata continua tra una vittoria e una sconfitta fino a che non ci rendiamo conto che erano passate le 2 di notte e a malincuore smettiamo di giocare e ce ne andiamo a dormire.
C’è una cosa che però non ho detto, se giocate potete chiamare le cameriere in qualsiasi momento e ordinare quello che volete, gli alcolici sono GRATIS!! E solo consigliabile dare una mancia alla consegna del vostro bicchiere.
…IL VIAGGIO CONTINUA…
Si può sognare con un post? Assolutamente si ! Grandi ragazzi
Grazie mille ragazzi ci fa un sacco piacere!!