Borghi d’Italia | Sermoneta
Ciao Amici Viaggiatori!
In questo articolo vi porteremo alla scoperta di uno dei borghi medievali più affascinanti del Lazio, Sermoneta. Essa si trova in provincia di Latina ed è posta alle pendici dei Monti Lepini. Vi si accede per una tortuosa strada che sale direttamente dalla Pianura Pontina, offrendo man mano panorami sempre più ampi: il paese appare d’un tratto bellissimo, completamente circondato da poderose mura e tutto arroccato, sul suo colle d’ulivi, attorno ad un imponente castello.
Erede, secondo la tradizione, dell’antichissima città volsca di Sulmo, le origini dell’odierna Sermoneta risalgono però all’Alto Medioevo. Infatti, in questo luogo sicuro, lontano dalla costa, dilaniata dalle scorribande saracene, iniziò a svilupparsi un villaggio fortificato.
I punti principali di Sermoneta
Il Castello Caetani
A partire dal XIII secolo, Sermoneta divenne florido feudo dei Caetani, storica famiglia laziale cui la cittadina legò le proprie vicende (eccetto una breve parentesi di sottomissione ai Borgia) fino all’Epoca Contemporanea. Sermoneta è ormai da decenni una rinomata meta turistica per la presenza del magnifico Castello Caetani. Basti pensare, infatti, che questo è tra i meglio conservati dell’intera regione.
La Cattedrale di Santa Maria Assunta
Un altro monumento importante è la Cattedrale di Santa Maria Assunta. Fu eretta in stile romanico prima del X secolo sulle rovine di un tempio romano dedicato alla dea Cibele. A pianta basilicale e in stile romanico-gotico, con chiari riferimenti cistercensi, la chiesa si distingue per l’angusto portico gotico e per lo snello campanile romanico in pietra e mattoncini.
Curiosità: Il campanile è stato “decapitato” nel Cinquecento da un fulmine.
L’interno, a tre navate con volte a crociera, custodisce molte opere d’arte. Tra queste, di particolare interesse sono due acquasantiere, una medievale e l’altra rinascimentale. Notevoli sono anche il crocifisso barocco e quello medievale di una delle cappelle laterali. Inoltre, troviamo diversi affreschi ed essendo la chiesa scura e poco illuminata risulterà un po’ inquietante l’affresco, seminascosto e molto deteriorato, a destra sulla contro facciata, che raffigura in maniera terribile i sette vizi capitali.
La Chiesa di San Michele Arcangelo
Dopo la Cattedrale, degna di nota è la piccola Chiesa di San Michele Arcangelo (o di Sant’Angelo), che sorge nel cuore medievale del paese, di fronte ad una splendida casa-torre, oggi adibita ad albergo. L’edificio sacro, sorto sui resti di un antichissimo tempio dove era venerata la dea Maia, possiede un piccolo portico ed è caratterizzato da una pianta asimmetrica. All’interno, tre anguste navate con soffitto a volte a crociera, un organo settecentesco, un battistero seicentesco ed un affresco che raffigura la Crocifissione.
Il centro storico
A parte i monumenti principali, comunque, c’è da dire che è il centro storico nella sua interezza a meritare una visita attenta. Passeggiando per i suoi stretti (e a volte strettissimi) vicoli, tra antiche abitazioni in pietra calcarea, si possono ammirare elementi architettonici e decorativi di notevole pregio come bifore, stemmi, portali a bugnato, archi a tutto sesto e ad ogiva, loggiati e case-torri.
Ma è possibile visitare anche edifici d’importanza storica ed artistica come la Loggia dei Mercanti con le sue arcate, la rinascimentale Chiesa dell’Annunziata, il quattrocentesco Palazzo Comunale e la Sinagoga ebraica.
Dal Belvedere, di fronte alla pittoresca Via delle Scalette, invece, si può ammirare un vastissimo panorama sulla piana sottostante e sul litorale pontino. Lungo le mura quattrocentesche è stato recentemente allestito un percorso pedonale, che si snoda piacevolmente tra ulivi e terrazzamenti.
Sermoneta e i Templari
Pochi sanno che Sermoneta e il suo territorio custodiscono le tracce non soltanto della presenza dei Templari nel Lazio, ma anche della loro complessa dottrina misteriosofica. Ne sarebbero espressione i numerosi simboli riscontrabili nei suoi più importanti edifici sacri. Questi, infatti, sono quasi sempre caratterizzati da un’evidente impronta cistercense. Ordine notoriamente legato ai misteriosi monaci-cavalieri. Tra i segni più interessanti vanno nominati almeno la “Triplice Cinta Druidica” e il celebre “Sator”. La prima si trova incisa un po’ ovunque nel paese e soprattutto sulle chiese di San Michele Arcangelo e dell’Annunziata e sulla Cattedrale di Santa Maria Assunta; il secondo si ammira scolpito, assieme ancora alla Triplice Cinta, nel chiostro dell’Abbazia di Valvisciolo.
Simboli dalle origini remote e di derivazione probabilmente celtica, sul cui significato si è sempre discusso ed ancora si discute. Pare che i Templari se ne servissero per contrassegnare i luoghi ai quali conferivano un’eccezionale valenza sacra, selezionati secondo occulte conoscenze sulle energie della Natura. La presenza templare è avvalorata anche da vecchi racconti tramandati dalla tradizione locale.
Nei sotterranei dell’abbazia di Valvisciolo si troverebbe, addirittura, il favoloso tesoro dei Templari, mentre la crepa visibile sull’architrave del portale confermerebbe la famosa leggenda medievale secondo cui, il 18 marzo del 1314 venne messo al rogo l’ultimo Gran Maestro Templare, Jacques de Molay, e gli architravi di tutte le chiese templari si spezzarono.
Sermoneta – Informazioni turistiche
Il Castello Caetani
È visitabile a pagamento e sotto prenotazione, con visita guidata. Per maggiori informazione clicca qui.
La Cattedrale
È normalmente aperta la domenica e la mattina durante la settimana.
La Chiesa di San Michele
Di solito chiusa (può essere visitata contattando la Pro Loco di Sermoneta al numero 0773.30.312).