Roma Nascosta: Tour dei Musei Vaticani
Ciao Amici Viaggiatori!
Spesso si dice che tutte le strade portano a Roma e chi è di Roma sa che invece, tutte le strade portano in un solo luogo, i Musei Vaticani.
In questo articolo, vogliamo farvi conoscere questi musei appartenenti alla Città del Vaticano, a Roma. Fondati da papa Giulio II nel 1506 e aperti da Papa Clemente XIV nel 1771. I musei occupano gran parte del vasto cortile del Belvedere e sono una delle raccolte d’arte più grandi al mondo, dal momento che espongono l’enorme collezione di opere accumulata nei secoli dai papi.
Al loro interno potrete vedere e ammirare la Cappella Sistina e gli appartamenti papali affrescati da Michelangelo e Raffaello che sono parte delle opere che visiterete e ammirerete nel percorso.
Musei Vaticani: Dove sono e come arrivarci
Anche se i musei si trovano all’interno dello Stato Pontificio, il loro ingresso si trova in territorio italiano. Infatti, l’ingresso ai Musei Vaticani è posto in Viale Vaticano, 6 in Roma.
Ci si arriva tranquillamente attraverso la metro di Roma. Le fermate più vicine sono quelle della “Linea A” Cipro – Musei Vaticani e Ottaviano – San Pietro. Vi basterà poi camminare per qualche minuto per ritrovarvi di fronte alle imponenti mura vaticane con il loro ingresso.
Se invece, venite in macchina superate l’ingresso a sinistra, proseguite dritti e vi ritroverete in un ampio parcheggio per lasciare la vostra auto.
Tour dei Musei Vaticani
Ora però parlando di cosa serie, cosa c’è dentro i Musei Vaticani? La risposta è semplice: un mondo!
E grazie al tour guidato di Alice in WondeRome potrete ammirare le bellezze e gli aneddoti che si celano dietro quelle stanze.
Grazie ai loro biglietti salta fila potrete accedere direttamente ai bellissimi cortili con viste mozzafiato della cupola della Basilica di S.Pietro.
Scoprire i segreti e gli aneddoti della Cappella Sistina, attraversare il Museo Pio-Clementino dove sarà possibile ammirare il Laocoonte, l’opera d’arte che ha dato vita alla collezione Vaticana nel lontano 1510.
Noi vi faremo scoprire alcune delle opere che potrete ammirare all’interno, ma non tutte, per non togliervi il gusto di farvi vivere anche a voi quell’atmosfera così surreale, di rivivere epoche e momenti storici che ci hanno portato oggi alla luce delle opere d’arte così uniche e prestigiose.
La Pigna
La statua colossale venne trovata nel medioevo presso le Terme di Agrippa e porta la firma di un certo Publio Cincio Savio. Probabilmente decorava originariamente il vicino Tempio di Iside al Campo Marzio, dove doveva far parte di una fontana gettando acqua dalle punte. Il suo ritrovamento diede il nome al rione Pigna, ancora oggi in uso.
Per un periodo fu usata anche per decorare il centro del quadriportico dell’antica basilica di San Pietro in Vaticano. Nel 1608 venne infine collocata al centro dell’esedra del cortile di Bramante, oggi chiamato, Cortile della Pigna.
Nel cortile, la Pigna si trova a fronteggiare con un’altra opera anch’essa in bronzo, la “Sfera con Sfera” di Arnaldo Pomodoro, un riuscito incontro tra storia e contemporaneità.
E se vi dicessimo che inizialmente non era un cortile chiuso ma vi si accedeva, ed era l’ingresso principale? Ci credereste?!
La statua di Laocoonte
Iniziando il percorso che vi condurrà alla visita dei musei una delle prime cose che vi salteranno all’occhio è la statua di Laocoonte. Il complesso statuario venne ritrovato nel 1506 sull’Esquilino e subito identificato come il Laocoonte descritto da Plinio come il capolavoro degli scultori di Rodi Agesandros, Athanodoros e Polydoros.
Durante la guerra di Troia, Laocoonte, sacerdote troiano del dio Apollo, si era opposto all’ingresso del cavallo di legno dentro le mura della città. Atena e Poseidone, inviarono dal mare due mostruosi serpenti che avvolsero Laocoonte e i suoi due figli. In una prospettiva romana della vicenda, la morte di questi innocenti è funzionale alla fuga di Enea e dunque alla fondazione di Roma. Una scultura di tale importanza non poteva sfuggire a Giulio II che subito la acquistò per il Cortile delle Statue.
Lo sapevate che il braccio destro del Laocoonte nei secoli ha assunto diverse sembianze?
Museo Pio Clementino
Passeggiando nelle varie gallerie passerete all’interno di varie stanze quelle che a noi hanno affascinato di più sono la sala dei Candelabri, la stanza degli Arazzi, la sala Rotonda (un mini Pantheon) e la più ovvia la sala delle carte geografiche.
Ognuna di esse cela al suo interno una curiosità o un aneddoto che solo se sarete insieme ad una guida potrete scoprire. La nostra guida Simone ce le ha dette in una maniera perfetta, minuziosa e giocosa, il tour non è per niente pesante o noioso, anzi, se siete in visita a Roma con amici o in famiglia, vi consigliamo vivamente il tour dei Musei Vaticani di Alice in WondeRome.
Le stanze di Raffaello
Prima di arrivare a Sua Maestà la Cappella Sistina il vostro viaggio all’interno dei musei vi porterà ad attraversare le quattro stanze di Raffaello che costituivano parte dell’appartamento, situato al secondo piano del Palazzo Pontificio, scelto da Giulio II come propria residenza e utilizzate anche dai suoi successori. La decorazione pittorica fu realizzata da Raffaello e dalla sua scuola tra il 1508 e il 1524.
Le stanze sono chiamate: Sala di Costantino, Stanza di Eliodoro, Stanza della Segnatura e Stanza dell’Incendio di Borgo.
Quella con il dipinto più famoso è sicuramente la Stanza della Segnatura, in cui è raffigurata la Scuola di Atene. Tra i personaggi principali spiccano Aristotele e Platone insieme ad alcuni dei più importanti filosofi della storia.
Anche qui si nasconde un aneddoto, avete notato che ci sono delle persone che vi guardano, sapete chi sono?
La Cappella Sistina
Diventa difficile ora descrivere questo momento della visita dei musei, starete per uscire ma mancherà un passaggio, la visita alla Cappella Sistina.
La Cappella Sistina prende il nome da Papa Sisto IV che fece ristrutturare per la prima volta l’antica Cappella Magna, tra il 1477 e il 1484, mettendo all’opera artisti come Perugino, Botticelli, Ghirlandaio e tanti altri, affrescando con finti tendaggi, le Storie di Mosè e di Cristo e i ritratti dei Pontefici. Nel 1508 Giulio II, nipote di Sisto IV, incaricò Michelangelo Buonarroti di modificare la Cappella e ridipingere la volta con le Storie della Genesi, ma solo nel 1533 con l’arrivo di Clemente VII ci fu la svolta, la commissione di un’ulteriore modifica a Michelangelo che decorò la Cappella Sistina con l’attuale Giudizio Universale, che terminò nel 1541.
Non ci sono parole per descrivere l’emozione che abbiamo provato…
Alla fine del percorso che porta fuori dai musei, giungerete presso la spettacolare scala a chiocciola elicoidale. Realizzazione abbastanza recente, è stata creata da Giuseppe Momo nel 1932. Osservate la scala dall’alto verso il basso possiamo garantirvi che vi lascerà totalmente senza fiato.
Se volete le risposte a tutti i quesiti posti all’interno dell’articolo, non vi resta che provare il tour di Alice in WondeRome!
A Presto!
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Il prezzo della visita include una Guida ufficiale della città di Roma e un sistema di auricolari per garantire il distanziamento sociale.